IL DECRETO AMMAZZA-PRECARI
L’approvazione del cosiddetto “decreto Salva-precari” è un'operazione esclusivamente mediatica che mortifica la dignità dei lavoratori della scuola e punta a dividere il fronte di lotta nato nelle ultime settimane. Servirà soltanto a creare il caos nelle scuole e a rendere ancor più ingestibile l'intera partita delle supplenze brevi aprendo le porte a un contenzioso senza precedenti. Ai precari della scuola non viene dato nulla in più rispetto a ciò cui hanno diritto sulla base delle norme vigenti, sia in ordine al sostegno al reddito che per quanto concerne il diritto alle supplenze.
Chi è incluso in questo provvedimento?
Il personale docente e ATA già destinatario (da Graduatorie permanenti o da I fascia delle GI per il personale docente, da I o II fascia per il personale Ata) nell’a.s. 2008/09 di contratto a tempo determinato (annuale fino al 31 agosto o al termine delle attività didattiche fino al 30 giugno) che:
a) non abbia potuto stipulare, per le stesse classi di concorso, posti o profili professionali, per l’a.s. 2009/10, la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili, o lo abbia stipulato per un numero di ore inferiore a quello di cattedra o posto in assenza di posti interi.
b) ha rinunciato, nella provincia di appartenenza, ad uno spezzone, in assenza di disponibilità di posti interi.
c) ha rinunciato ad una contratto, anche ad orario intero, dalle province di inclusione in coda
Chi è escluso dal provvedimento?
a) chi ha rinunciato per l’a.s. 2009/10 a una supplenza da Graduatorie ad esaurimento o da GI di I fascia, su cattedra o posto intero dalla provincia di inserimento a pettine.
b) docenti assunti a tempo indeterminato in qualsiasi provincia
c) docenti e ATA collocati a riposo dal 1° settembre 2009
d) destinatari di un contratto stipulato da II o III fascia delle graduatorie di istituto nel 2008/09, o da GI di I fascia con contratto di durata inferiore al 30 giugno
Quali novità?
Poche ma pesanti.
1) i contratti a tempo determinato non possono in nessun caso trasformarsi in rapporti a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi (comma1). (Quando invece il ccnl prevede sia per i docenti che per il personale ata L’ESATTO CONTRARIO!). Non si capisce qui dove stia la volontà salva-precari o il criterio di stabilizzazione…
2) le scuole non possono chiamare direttamente dalla terza fascia. Vanno chiamati prima i docenti inseriti nelle graduatorie a esaurimento rimasti senza incarico annuale (previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni) “nelle graduatorie provinciali ad esaurimento, gia’ destinatario di contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attivita’ didattiche, nell’anno scolastico 2008-2009, che non abbia potuto stipulare per l’anno scolastico 2009-2010 la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili, non sia destinatario di un contratto a tempo indeterminato e non risulti collocato a riposo”. Però il lavoro svolto per queste supplenze brevi, viene trattato come al punto 1, niente maturazione di anzianità ecc.
3) lo stesso come sopra per il personale ATA, va chiamato prima il personale ATA inserito nelle graduatorie permanenti e rimasto senza incarico annuale (personale di cui all’articolo 554 del testo unico).
4) per le supplenze svolte al punto 1, 2, 3 viene assegnato il punteggio di servizio, come per tutte le supplenze
In pratica, è confermata la precedenza assoluta rispetto al personale inserito nelle graduatorie di circolo e di istituto.
Per accedere ai benefici di cui sopra, ricordiamo che è NECESSARIO ISCRIVERSI NELLE LISTE DI DISPONIBILITà (info presso gli USP delle proprie province) e si è OBBLIGATI ad accettare qualunque proposta di supplenza all’interno delle preferenze espresse, a meno che non si sia già impegnati in altro incarico, pena il depennamento, impossibilità di cumulare punteggio per il 2009/10 e sospensione della indennità di disoccupazione.
Il provvedimento si applica a partire dalla data di diffusione degli elenchi prioritari.
IL DECRETO
Non dà soldi in più rispetto all'indennità di disoccupazione prevista dalle norme vigenti e l'eventuale integrazione è demandata alle regioni qualora ne abbiano le risorse;
smantella le norme sulle supplenze creando caos nelle scuole;
costringe i precari a ripresentare le domande per l’inserimento in ulteriori graduatorie;
aumenta il contenzioso nelle scuole;
mortifica la dignità professionale del personale docente e ATA col contratto a chiamata.
Provveditorato occupato di Catania – via Coviello 15
www.provveditoratoccupato.tk
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